L’associazione.
Il CSG Swiss Railpark / St. Gotthard è l’associazione svizzera erede e continuatrice della storia e delle tradizioni del Club del San Gottardo di Mendrisio. La trasformazione non si limita al cambiamento del nome, ma investe tutto il sistema organizzativo dell’asset societario, aprendo, con la nuova sede operativa di Biasca, nuovi importanti scenari di azione nell’ambito del progetto generale delle iniziative e delle attività rievocative e museali della linea storica del Gottardo.
Il Club del San Gottardo
Il Club del San Gottardo è un'associazione svizzera senza scopo di lucro con sede a Mendrisio in Canton Ticino. Fondata nel 1976, con presidente Maurizio Rohrbasser di Salorino, ha come finalità statutaria l'acquisizione, il restauro e la conservazione di materiale ferroviario storico, nonché la sua utilizzazione per l'effettuazione di treni turistici rievocativi.
L'adesione di numerosi soci, animati dalla medesima passione per la ferrovia e la sua storia, nel contesto dell'ambiente e delle tradizioni locali e nazionali, ha sempre consentito un'azione molto dinamica, che ha portato a raggiungere obiettivi dal sapore, quasi, della leggenda: un patrimonio di oltre 50 veicoli, un know-how tecnico di buon livello, l'abilitazione come Vettore ferroviario e, non ultima, la partecipazione al ripristino funzionale e, in seguito, l'esercizio turistico sulla ferrovia Valmorea.
Il passato
Nei suoi primi 14 anni di vita, il CSG è stato impegnato soprattutto nel recupero di veicoli dismessi dalle FFS e da altre aziende ferroviarie poi, nel 1992, una svolta importante: l'acquisto, dalla OSS di Samstagern (Canton Zurigo) della composizione storica a vapore, composta dalla Tigerli (E 3/3 8501) e da 3 carrozze a 2 assi della Gotthardbahn allestite a salone e bar, cui si è aggiunto il carro K2 della ex Jura/Simplon.
Questo ha consentito di organizzare una serie di viaggi, letteralmente indietro nel tempo, sul binario di raccordo non elettrificato Mendrisio-Stabio-Santa Margherita, offerti a un pubblico desideroso di eventi che coniugassero, in modo armonico, il treno d'epoca, la gita di gruppo con gli amici e la festa eno-gastronomica locale.
Il successo di questa formula turistica, semplice e originale, unica in Ticino, ha spinto il CSG al successivo grande passo: la straordinaria avventura della Valmorea.
La Ferrovia Valmorea. La storia, la fine, la rinascita
La ferrovia Valmorea, così chiamata dal nome dell'ultima stazione in territorio lombardo, univa Castellanza, in provincia di Varese, con Mendrisio, Ticino.
Costruita per tratte progressive, dal 1904 al 1917, da sud verso nord, fu infine collegata a Mendrisio nel 1926 e l'allacciamento fu inaugurato solennemente il 28 giugno del medesimo anno. La concessione, di là del confine, era in capo alla società Ferrovie Nord Milano (FNM) e alla società Ferrovia Mendrisio Stabio (FMS) da Santa Margherita a Mendrisio. Il materiale rotabile era tutto di FNM.
Dopo nemmeno 2 anni, il 31 maggio 1928, per motivi politici, il collegamento internazionale ebbe fine e la chiusura fu materializzata da un grande cancello, eretto sulla linea di confine; il capolinea fu arretrato a Valmorea e, in seguito, a Malnate, poi a Castiglione Olona e a Cairate. Venne infine, nel 1977, la chiusura totale. Formalmente, non si trattò di soppressione della linea ma di semplice sospensione dell'esercizio e il binario rimase in sede, invaso dalla vegetazione infestante.
Di qua del confine la tratta, passata alle FFS, rimase in funzione come raccordo merci al servizio dei numerosi stabilimenti e depositi sorti nel frattempo.
In seguito fu regolarmente percorsa anche dai treni turistici del CSG finché maturò l'idea, ritenuta allora poco più che pazzesca, di proseguire anche al di là della “ramina”. Il progetto fu presentato alle Autorità trans-frontaliere competenti per i necessari permessi e incontrò il favore degli Enti locali interessati, di alcune associazioni amatoriali e soprattutto della concessionaria FNM. Fu così che, sulle ali dell'entusiasmo, si passò all'azione pratica: il 12 settembre 1993, alla presenza di una folla imponente, venne aperto il grande cancello, chiuso da 67 anni e un convoglio del CSG entrò per 50 metri in territorio lombardo.
Da quel momento il recupero funzionale è proseguito, a cura di FNM, poi diventata LeNord e infine FERROVIENORD e con l'apporto sostanziale del CSG che ha fornito 7 Km di campate di binario d'occasione, recuperato dalla linea del Gottardo e i treni cantiere per la consegna a piè d'opera e per l'inghiaiamento.
La nuova Valmorea
Immediatamente di seguito alla posa del binario è cominciato l'esercizio turistico, inizialmente fino al primo casello, poi sempre più verso sud, man mano che proseguiva il recupero funzionale.
Il CSG vi ha provveduto interamente con propri veicoli, anche estendendo, con le proprie locomotive, i viaggi speciali provenienti a Mendrisio da oltre Gottardo, da Zurigo, Basilea e perfino dalla Baviera e dal centro Europa.
Reciprocamente in senso inverso venivano effettuati, oltre ai treni diretti alle mete classiche ticinesi, anche convogli speciali su Lucerna e Sciaffusa.
Il Club del San Gottardo oggi.
In seguito alla costruzione e alla messa in esercizio della nuova ferrovia Mendrisio-Stabio e soprattutto all'entrata in vigore delle nuove normative di sicurezza europee, il CSG ha dovuto affrontare e risolvere grossi problemi organizzativi.
La gestione dilettantistica amatoriale, che ha fatto la nostra storia e di cui siamo orgogliosi, non è più consentita. La nuova sfida è continuare e ampliare le nostre attività statutarie, sempre su base volontaria ma con competenza operativa professionale. Il nostro patrimonio di esperienza, la volontà e la passione assicurano la riuscita.
I progetti riguardano la ripresa, con più ampie prospettive di offerta, dell'esercizio turistico sulla Valmorea e la revisione del parco veicoli, inquadrati nei 2 gruppi: operativi ed espositivi. Inoltre, l'allestimento della nuova sede di Biasca, come sito museale e base per le attività turistiche sull'asse del San Gottardo.